Appuntamenti in libreria

 
Il 4 Ottobre alle ore 17,00 in libreria, Marco Iannacone presenta il primo tablet a supporto dei bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES).

Editouch è un tablet appositamente studiato per aiutare i bambini dislessici nelle attività di studio sia a casa che a scuola.
Attraverso un meccanismo di parental control l'insegnante, o il genitore, può decidere quali applicazioni siano di immediato accesso al bambino durante il momento di studio riuscendo così a limitare le possibili distrazioni dallo svolgimento dell'attività richiesta.
La sua interfac...
cia ed i principali programmi sono stati realizzati con il contributo di logopedisti e ricercatori universitari nell'ambito dei disturbi dell'apprendimento.
Lo scorso dicembre in collaborazione con la ASL di Roma D è stata avviata una sperimentazione in 7 scuole romane al fine di valutare l'efficacia del tablet e fornire indicazioni utili a migliorarne ulteriormente le funzionalità.
 
L'ingresso è libero e gratuito per tutti, gradita conferma di partecipazione telefonando allo 02 25007282.
Vi aspettiamo!



Piccola scuola d'arte IV edizione

Inizia il prossimo 5 Ottobre la IV edizione della nostra "Piccola scuola d'arte"!
I posti sono limitati, affrettatevi.

Il mondo di Teo


“Mi sento stanchissimo, le gambe molli. Le spalle pesanti. Mi si chiudono gli occhi. No, questa mattina no, giuro che non e la faccio. Sciopero, basta. Oggi non ci vado.
L’urlo della giungla di mia madre mi trapana i timpani.
“Alzatiiiiii! Quante volte te lo devo dire? Sono le sette e mezza! Forza!!”. Io nemmeno le rispondo. Rotolo giù dal letto come un tricheco ammaestrato che si butta nella piscina. Ma non c’è nessuno spettatore ad applaudirmi. Solo mia sorella che si mette una canottiera fosforescente.
Apro uno spicchio di palpebra sull’occhio cisposo e guardo fuori dalla finestra. Cielo grigio e leggere pioggerella. Sicuramente si gela.
Perché quella scimmia si mette la canottiera?
“No, mamma. Non ce la faccio. Posso stare a casa? Solo stamattina!”
“non dire cavolate” urla lei. “Muoviti che perdi l’autobus. Forzaaa!”
“Eh, non c’è bisogno di urlare. Ho capito. Ora arrivo.”
Mi siedo sul letto in pigiama con la testa tra le mani, come ogni lunedì. Gomiti appoggiati sulle ginocchia, mi domando perché hanno inventato la scuola. Perché non si può andare a lavorare subito? Perché, perché?
Avrei voglia solo di dormire per una settimana. Non ce la faccio ad alzarmi, lavarmi, caricarmi di libri e andare a scuola. Ma non si può essere già così a pezzi il mese di novembre. Non è umanamente possibile fare tutta questa fatica nella vita.
Mi trascino fino al bagno, ma la porta è chiusa saldamente. Da dentro si sentono l’acqua che scroscia e la musica che viene dalla radio.
“Ti muovi? Non è proprietà privata, il bagno, sai?”
Clio manco mi sente.
Comincio a colpire la porta con una raffica di colpi. “Sbrigatiiii!”, rifaccio il verso della mamma. “Devi andare a scuola….e io devo pisciare!”

Quindici giorni senza testa


“Proseguo fino alla fine della strada, poi torno indietro, chinando la testa mentre cammino lungo la strada di servizio dietro ai negozi. Nelly non deve vedermi tornare indietro, così uso la scala antincendio. Ho appena infilato una gamba in camera quando noto Jay, seduto sul letto, che mi fissa.
“Che fai?”
Per un attimo, a cavalcioni sul davanzale, mi sento raggelare, poi vedo i suoi occhi e mi accorgo che sta ancora dormendo. Jay lo fa spesso, soprattutto nel cuore della notte. Riesci a fare con lui un’intera conversazione e al mattino non ne ricorda una sola parola.
Chiudo la finestra e vado verso il suo letto. Mi guarda e aggrotta le sopracciglia, e ricordo che sono ancora vestito da Mamma. “Non è ancora ora di alzarsi” gli dico, cercando di imitare la voce di Mamma. Jay rabbrividisce per un attimo, poi si rimette giù e si avvita su se stesso, con gli occhi chiusi. Mi inginocchio vicino al letto e gli accarezzo i capelli, e dopo qualche minuto il suo respiro torna regolare. Mi alzo in silenzio e scivolo fuori dalla stanza.
E’ ancora presto, ma mi ronzano troppi pensieri nel cervello per tornare a dormire. Mi preparo per la scuola, poi accendo la tv. Non c’è niente da guardare, così mi sparo tre episodi di Pingu, e poi mi addormento.  Quando mi sveglio, Jay è seduto accanto a me.
Gli dico che Mamma è tornata tardi ieri sera e ora è andata al lavoro. Non voglio che racconti a nessuno che lei non c’è.
“Lo so” dice. “L’ho vista.”
“Cosa?” E’ come se qualcosa mi stesse scalciando dentro al petto.
“L’ho vista prima che uscisse” dice Jay. “Tu dormivi ancora”.
La mia mente memorizza l’informazione – Mamma è tornata mentre io dormivo qui sul divano? O è tornata ancora prima che io uscissi?
“Era in camera nostra” dice “seduta alla finestra”.
Solo allora capisco che sta parlando di me.
Espiro e mi lascio andare a un sorriso. Sembra che l’Inganno all’Alba abbia funzionato meglio di quanto mi aspettassi. Spero solo che Nelly Ficcanaso ci sia cascata altrettanto facilmente.”

Laurence ha quindi anni, è un ragazzo molto responsabile e nell’emergenza, ovvero quando la madre una sera non torna a casa, decide di prendersi cura di Jay, il suo fratellino. In realtà Jay non ha lo stesso padre di Laurence, ma lui sa che la loro situazione è precaria, che vivono in una casa che non può definirsi casa, che la madre quasi sempre ubriaca non è sempre in grado di fare la mamma e che gli assistenti sociali in un batter d’occhio li dividerebbero portandoli chissà dove se li sapessero soli.
Secondo Laurence invece Mamma ha solo bisogno di una bella vacanza in qualche paese esotico e partecipa (fingendosi il padre deceduto) tutte le sere, puntuale alle nove, ad un programma radiofonico per vincere il viaggio.
Quindici giorni di sotterfugi: per evitare la vicina di casa troppo curiosa, per non far perdere il lavoro a mamma, anche se a lavorare non ci va, per trovare i soldi per mangiare quando in casa non c’è più niente e lo stomaco brontola, per trovare i soldi per tirare avanti e soprattutto per non perdere l’appuntamento delle ventuno con il conducente radiofonico e le sue domande di cultura generale.
Fortunatamente Laurence non è solo: con lui c’è Mina, una compagna di classe coraggiosa e risoluta e Scooby Doo!
 
Assolutamente da leggere.
“Quindici giorni senza testa” di Dave Cousins (San Paolo)
Vincitore del premio Andersen 2013 come miglior libro 15 anni, ma noi lo suggeriamo anche dai 13.
€ 17,90


Mio padre il grande pirata

 
Davide Calì torna in libreria con un nuovo bellissimo albo, illustrato da Maurizio A. C. Quarello, edito da Orecchio Acerbo.
E' la storia di un bambino e di suo padre, che vive lontano perché fa il pirata su una nave di nome Speranza, circondato dalla sua ciurma e dal fedele pappagallo.

 
Ma è anche la storia di un padre che vive lontano dal suo bambino perché fa il minatore, circondato da altri come lui, tutti in cerca di speranza...

 
Ma soprattutto è la storia di una realtà dura, che si tinge di poesia per essere vissuta, e di una crescita difficile, improvvisa, quando il velo della poesia si scosta e il reale ti si sbatte in faccia.

 
Così il viaggio, che compie prima il padre per andare al lavoro, poi il figlio per andare al capezzale del babbo, dopo che questi ha avuto un incidente, ed infine che compiono insieme per recarsi a salutare la "nave miniera" che chiude, si fa metafora di incontro.
Finalmente i due protagonisti si vedono davvero per quello che sono, un padre e un figlio, un bambino e un grande "pirata".

 
La delicatezza del testo trova felicissima conferma nel segno lieve di Quarello, che riesce ad esprimere benissimo la fragilità umana.
Se negli albi cercate una rappresentazione della realtà lontana dagli stereotipi, questo libro vi piacerà tantissimo!

Mio padre, il grande pirata
Davide Calì, illustrazioni di Maurizio A.C. Quarello
Orecchio Acerbo, 2013
Euro 16,00
 
 

 
 
  

Il cuore della statua

Originali novità ti aspettano sullo scaffale dell'arte!

 
Chi l'ha detto che il marmo sia freddo e  duro?
Se invece vi dicessi che è solo apparenza, perché in realtà al suo interno ha un cuore grande e caldo?
E' quanto ci racconta Gloria Fossi (o dovremmo dire il marmo stesso!) in "IL CUORE DELLA STATUA", in cui un grande, Gigante blocco di  roccia incontra un amico molto speciale di nome Michelangelo.

La traccia del racconto è fedele alla biografia del grande artista cinquecentesco e la forma narrativa scorrevole e affascinante conduce il lettore nel cuore del Rinascimento, senza che se ne accorga.


Davvero ben pensate anche le pagine divulgative in appendice, dove si trovano spunti di gioco, ricette per pasta modellabile e uno spazio speciale dove apporre la fotografia della propria opera d'arte: il lettore si fa artista e diventa  protagonista!
La pubblicazione fa parte della collana " Art Dossier Junior, Una storia con..." edita dal gruppo Giunti, di cui fa parte anche "Il taccuino segreto".


Gloria Fossi
Il cuore della statua
Giunti Junior
Euro7,90

Senza titolo

... Strano questo libro che è giusto arrivato in libreria: appena stampato, ma a guardar bene non ancora finito...
Ci stupisce sempre il genio di Hervé Tullet, mettendo ancora una volta al centro dei suoi lavori l'immaginazione.
 
"Senza titolo" è un libro in cui i personaggi sono appena abbozzati, incompiuti e si sorprendono nel "vedere" che è arrivato un lettore che li sta guardando: cosa fare? ci vuole una storia e per una storia ci vuole un autore, e allora si chiama l'autore, che tra l'altro  "pare" sia anche molto bravo e gentile... e difatti una storia si inventa!
 

L'originalità dell'idea trova conferma nelle illustrazioni: gli schizzi pasticciati dei personaggi


diventano disegni con contorni decisi e  coloritura a tutta pagina quando l'autore, divertentissimo collage di fototessera!, comincia a raccontarne l'avventura.


L'impianto narrativo teatrale coinvolge il lettore fin dalle prime pagine: i piccoli lettori, ma anche i loro genitori, si divertiranno un sacco!!!

Hervé Tullet
Senza titolo
Franco Cosimo Panini
euro 13,50