Io e la vita

Lo conoscete Pico?
Massì dai, quel tipo in maglietta rossa e pantaloni verdone militare alla caviglia ...
No?! Sicuri? Se lo aveste visto lo ricordereste...è quel bambinello con i capelli sparati per aria, rossi, che sembra non aver mai visto un pettine!
Beh, ve lo presento io allora, eccolo!

Nato dalle mani di Dominique Roques e Alexis Dormal e pubblicato in Italia da Donzelli, "Io e la vita" è un fumetto che ha conquistato i lettori francesi: divertente, ironico e a tratti sconcertante nella sua verità.
Lo hanno definito "graffiante come Mafalda, filosofico come i Peanuts, scanzonato come il Piccolo Nicolas".
Pico ci tiene compagnia con la sua famiglia, sua sorella AnaAna (che molto gli somiglia, in tutti i sensi!) e le sue avventure, ma soprattutto per le sue profonde (e a volte improbabili) domande sulla vita e le sue risposte sorprendenti, che lasciano senza parole mamma, papà e nonni ma vi faranno tanto sorridere!

Da non perdere.

Il nemico

Certi argomenti sono più difficili di altri da affrontare con i bambini, uno di questi è la guerra.
Cosa dire? Come sottolinearne le brutalità, il dolore, l'inutilità? Quale parole usare?... Certe volte le parole non bastano.
La casa editrice Terre di Mezzo ha recentemente pubblicato un bell'albo scritto da Davide Calì e illustrato da Serge Bloch, intitolato "Il nemico".
Qui non si spiega nulla, ma si accompagna il lettore per mano, attraverso un viaggio che è insieme testuale, iconografico e metatestuale, alla scoperta del concetto chiave che sta alla base di tutte le guerre: l'assurdità e la manipolabilità dell'ignoranza.

Un'improvvisa felicità

"In me c'era qualcosa
che ora è perso e non si trova,
qualcosa di tenero, piccolino,
un motivetto birichino.
Ora al suo posto c'è un buco incolore
e sul fondo, inaspettato, un dolore"
Chi ci segue sa che "Per sempre insieme amen" di Guus Kuijer è uno dei nostri libri preferiti, definito addirittura da Micko il libro dell'imprinting.
Polleke, ora dodicenne, affronta ancora la solitudine per la mancanza del padre, ora lontano "per curarsi", come dice lui nella sua lettera, che poco la convince. Mamma ed il maestro stanno per sposarsi e l'unica cosa che sembra interessare alla mamma è il vestito del matrimonio. Intanto anche Caro la tradisce, addirittura con il suo Mimun ed un incontro davvero inquietante con uno sconosciuto la sconvolge. Meno male che c'è Consuelo, la nuova compagna di scuola, di origini indiane, a cui Polleke si affeziona davvero e che con un abbraccio e le poche parole che ha imparato la sa consolare.

100 matite per Pinocchio

Collodi, (all'anagrafe Carlo Lorenzini) scrive "Le avventure di Pinocchio" nel 1881 e da allora la sua immagine è stata inventata infinite volte da artisti e illustratori di fama indiscussa.
Lo spazio WOW, a Milano, ci porta indietro nel tempo, in una carrellata di oltre cento anni da Mussino (1911) a Mattotti (2008) passando, per citarne alcuni, da Mannini (1931), Porcheddu (1942), Moroni Celsi (1953) Jacovitti (1964), Cassinelli (1981), Luzzati (1996) e tantissimi altri.

Il vaso vuoto


Devo ammettere, e mi sorprenderei se così non fosse, che ci sono tantissimi straordinari albi illustrati, definiti capolavori, che ancora non conosco. Da ieri uno in meno.
Non è facile che un albo illustrato mi commuova davvero, nel senso che nel leggere le ultime righe mi vengano i lucciconi agli occhi, ma con questo è successo.
Demi, nickname di Charlotte Hunt, autrice e illustratrice americana molto amata e pluripremiata, ha pubblicato questo albo, "Il vaso vuoto", nel 1990. Il titolo arriva in Italia nel 2010 grazie a Rizzoli e a Beatrice Masini che dimostra ancora una volta le sue grandi capacità di scelta per il catalogo ragazzi della casa editrice.
Conosciuta per le biografie di importanti personaggi spirituali come il Dalai Lama, Gandhi, Buddha, Basho e addirittura San Francesco D'Assisi, Demi ha diffuso la cultura orientale sin da ragazza, quando agli inizi degli anni sessanta ha vissuto in India per studiare e più tardi, dopo aver sposato un cinese. La sua vasta bibliografia comprende fiabe cinesi, giapponesi, indiane e  racconti persiani.
"Il vaso vuoto" è la dolcissima storia di Ping, bambino cinese amante dei fiori, che un giorno viene convocato a palazzo dall'Imperatore oramai anziano, con tutti gli altri bambini cinesi. L'imperatore deve trovare un successore per il suo regno ed essendo anche lui amante della natura e dei fiori, distribuisce dei semi a ciascuno di loro proclamando che l'anno successivo, il fiore più bello sarà meritevole del trono. Ping si prende cura del suo piccolo seme con tutto l'amore possibile, ma dal suo vaso non germoglia nulla. Impaurito e deluso dovrà così presentarsi dall'Imperatore con un vaso vuoto...

Il finale è dolcissimo e sorprendente, in testo poetico e le illustrazioni delicatissime e raffinate, per una fiaba in cui coraggio, onestà e sincerità sono i valori della vita.


Romeo e Giulietta



Romeo è un elefante fortunato, non gli manca nulla per essere felice: è forte, di bell'aspetto e vive in un posto bellissimo. Ha solo un piccolo problema: è molto molto timido. Così timido che ad ogni emozione diventa rosso dalla testa ai piedi tanto che gli altri elefanti lo chiamano "Pomodoro", peggiorando la situazione.
Per questo lui ama vagare per la savana nella notte, in compagnia solo della luna che attenua i colori e dipinge tutto di buio.

Nero-Coniglio

Nel sole caldo del mattino, uscito dalla sua piccola tana, Coniglio si sorprende nel vedere un grosso coniglio nero alle sue spalle.
Spaventato corre, scappa, ma Nero-Coniglio non perde terreno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Per un attimo sembra che nascondersi dietro un albero o nuotare nel fiume siano le uniche vie di salvezza, invece lui è sempre lì.
 
 
 
Coniglio entra allora nella fitta foresta, ma nel bosco due occhi gialli lo osservano dal buio.
Coniglio teme che sia ancora Nero-Coniglio finché si trova faccia a faccia con un nemico ben più pauroso.
 
Forse la foresta non è così sicura, forse Nero-Coniglio non era così pericoloso.

Una semplice e simpaticissima storia per raccontare ai più piccoli la scoperta della propria ombra, scoperta alquanto incredibile talvolta per alcuni bambini.
Philippa Leathers, illustratrice britannica al suo primo libro, illustra con tratti semplici ad acquarello, molto lontani a mio avviso dallo stile cartoons a cui è avvezza, essendo già conosciuta quale animatrice di famosi cartoons tra cui Charlie e Lola e Peppa Pig.

Jack e la Morte


Sono stati scritti numerosi albi illustrati che affrontano il tema della morte.
Argomento non facile, evidentemente, che spesso viene edulcorato come solo i "grandi" sanno fare, mancando a mio personalissimo avviso, di rispetto verso i più piccoli, che non hanno bisogno solo di consolazione, ma anche  e soprattutto di essere aiutati a comprendere. Certo che far capire il senso di un concetto così doloroso non è affatto facile, tanto per noi adulti quanto per i bambini, ma in alcuni casi illustri e sensibili autori ed illustratori ci sono riusciti in modo davvero sublime, come Wolf Erlbruch in "L'anatra la morte e il tulipano" o Silvia Santirosi e Chiara Carrer in: "Il treno", per citarne due tra i miei preferiti.

Nadia Terranova alla Librambini e all'Istituto Comprensivo di Vimodrone

L'incontro con Nadia Terranova, ieri, è stato davvero pieno di colore. Un personaggio ed una storia  non facili, Bruno Schulz e la sua vita, come già avevamo accennato nel nostro post di qualche giorno fa, in attesa del suo arrivo.
Invece ieri ci siamo sentiti sazi. Più ricchi, ora che abbiamo conosciuto, attraverso i racconti di Nadia, il bambino Bruno. Un bambino che bambino non era più, ma che con le sue storie e la sua grandezza immaginifica è riuscito, fino alla fine, a vivere un po' di mistero e un po' di fantasia.
 
Nadia è una persona davvero speciale e che ha saputo incantare tanti (quasi 200!) ragazzi che si sono stupiti, proprio come me, nel conoscere, non già leggendo il libro, ma più dalle sue parole, i personaggi di questa storia. Tante domande, tante curiosità, per qualcuno anche qualche lacrima, senza imbarazzo, anche davanti ai compagni.
 
Grazie Nadia per aver accompagnato Bruno nella nostra scuola.
 
Qui  trovate il video della presentazione del libro e, a breve, appena finita la lavorazione, avremo il video dell'incontro!

 

Il coccodrillo che non amava l'acqua


Oggi vi voglio consigliare questo libro:" Il coccodrillo che non amava l'acqua", di Gemma Merino, edito da Valentina Edizioni.
Proprio questo albo perchè sono certa che ognuno di noi, ogni tanto, più o meno spesso, si sia sentito inadeguato.
I bambini poi sono in una fase della vita dove questa brutta sensazione è quanto mai frequente, talmente bombardati da immagini di perfezione idealizzata (e distorta), che a stento riescono a trovare la propria strada.
Ecco, questo piccolo "coccodrillo" ci viene in aiuto, nella sua immediatezza e semplicità, e ci porta con lui a scoprire che certe volte cercare di adeguarsi, adattandosi a situazioni che non sono le nostre, non è proprio la soluzione migliore.

Nadia Terranova e Bruno il bambino che imparò a volare


Martedì 18 Febbraio, Nadia Terranova sarà nostra ospite ed incontrerà oltre 200 ragazzi della scuola secondaria di I grado di Vimodrone per presentare "Bruno il bambino che imparò a volare" edito da Orecchio Acerbo ed illustrato da Ofra Amit.
 
Poco più che trentenne, messinese di nascita e romana di adozione, Bruno non è il suo primo libro per ragazzi. Ha pubblicato con La Nuova Frontiera Junior, "Le mille e una notte" illustrato da Christopher Corr, e prima, per Sonda, "Storia d'Agosto, di Agata e d'inchiostro" (2012) e "Caro diario ti scrivo..." con Patrizia Rinaldi, con cui ha vinto il premio Elsa Morante Ragazzi nel 2011 ed il premio Mariele Ventre 2012.
 
Bruno, vincitore del Premio Napoli 2012 e del Premio Laura Orvieto 2011-13, grazie a Nadia, che ha accettato l'invito dell'ALIR (Associazione Librerie Indipendenti) ora sta girando l'Italia.
 

"Un bambino, ebreo. La grossa testa lo rende incerto e impacciato nei movimenti, il carattere schivo e introverso. Curioso e attento a ogni cosa che lo circonda, è affascinato dalle eccentriche stravaganze del padre, dalle sue continue, stupefacenti metamorfosi. Lo perderà anzitempo, ma, non volendosene separare del tutto, fa rivivere quella straordinaria capacità del padre di riconoscersi e identificarsi in ogni oggetto, in ogni animale, in ogni persona nei suoi disegni e nei suo scritti. E nei racconti, in classe,  ai suoi allievi. Fino a una giornata d’autunno del 1942, quando un ufficiale nazista lo uccide per strada. Persa la vita, persi i suoi scritti, persi i suoi disegni. Di certo non per caso, sarà una bambina a ritrovarli, anni dopo, in un vecchio baule nascosto in soffitta. Un ricordo di Bruno Schulz, un omaggio alla sua straordinaria fantasia"
 
Dopo l'incontro con le scuole, alle 15,30, Nadia sarà in libreria, in Viale Martesana 95 a Vimodrone, per tutti coloro che vorranno incontrarla prima che riprenda il suo tour con Bruno, verso Bologna.
Vi aspettiamo.

Buon San Valentino!

L'altro giorno è arrivato in libreria questo "libretto" scritto da Fulvia Degl'Innocenti ed edito da Ilgiocodileggere.
 
Ho pensato che fosse il più adatto per la giornata di oggi, giorno degl'innamorati, ma più ancora giorno dell'Amore, quello con la A maiuscola. Amore per il proprio maialino di pezza, quello che ci tiene stretti nella notte per scacciare le paure, Amore per la natura, Amore per un amico, Amore per il/la proprio/a compagno/a, Amore per la mamma e per il papà e per il proprio pesce rosso.
E poi..
 
 
 
"Ma l'Amore che cos'è? L'amore sono quaranta occhioni sopra venti bocche spalancate, quando apro un libro e comincio a raccontare".
Ecco, questa pagina è la mia, è l'amore che provo nel leggere ai miei piccoli amici. Quindi è a loro che vanno i miei auguri di San Valentino, con tutto il mio Amore.



Tutti possono fare fumetti



Mi ha incuriosito il titolo di questo libro, perché chi mi conosce sa quanto sia convinta delle infinite potenzialità della creatività, insita in ognuno di noi.
Così ho iniziato a sfogliarlo, poi a leggerlo.
Edito da Tunué Editori dell'Immaginario, terzo volume della collana TunuéLab, è scritto e disegnato da Daniele Bonomo, in arte GUD, giovane e talentuoso autore, che oltre a questo vero e proprio manuale ha pubblicato numerose storie e che dal 2001 è anche insegnante alla Scuola Internazionale di Comics.

Cimpa la parola misteriosa

C'è un libro davvero curioso da qualche mese sugli scaffali: si tratta di "Cimpa la parola misteriosa".
E' un albo di grande formato, scritto ed illustrato da Catarina Sobral, edito  in Italia da Lanuovafrontierajunior e già pubblicato nel 2012  in Portogallo da Orfeu Negro.
Tutto si gioca tra la magia delle parole sconosciute e i goffi tentativi di interpretazione dei personaggi. Illustri studiosi, professori e professoresse e gente comune: tutti, ma proprio tutti, non resistono alla tentazione di farne uso!
La grammatica è indagata nel modo più divertente mai sperimentato: ma che parola sarà mai? Che si tratti di un nome? un avverbio? un aggettivo o un  verbo, fin un determinante, anzi no un pervinco?
L'unica certezza è che cimpare questo libro è cimposissimo!
 
qui il video trailer

Aprire i libri per aprire la mente


Di solito i libri che scegliamo per le letture settimanali del mercoledì sono selezionati in base a gusti assolutamente personali, magari tra le novità appena pubblicate, ma anche no. Spesso non sono "legati tra loro" da un filo conduttore, tranne in questo ultimo mese.
Infatti non è un caso che tra le preferenze di gennaio e febbraio io abbia raccolto tutti testi che, in un modo o nell'altro, avessero un messaggio contro gli stereotipi di genere. Abbiamo letto "Cosa c'è di più noioso che essere una principessa tutta rosa", "La principessa ribelle", "Olivia e le principesse" e mercoledì leggeremo insieme "Nei panni di Zaff"  di Manuela Salvi, edito da Fatatrac.
E' la storia di un bambino che vorrebbe vestirsi da principessa e di una compagna che vorrebbe fare il calciatore. Un modo semplice per illustrare ai più piccoli la libertà di espressione e di esplorazione del proprio io nel rispetto degli altri, senza paure e ansie rispetto allo sguardo di chi ci sta intorno.

Alex&Alex

Chi mi conosce, frequenta la libreria e ci segue, sa che ho una predilezione per i romanzi di formazione, possibilmente leggermente strappalacrime, piuttosto che avventura e fantasy (Harry a parte, naturalmente. Che, tra parentesi, nonostante la dichiarazione tardiva della Rowling, per me non avrebbe mai potuto sposare Hermione!... ma di questo magari parliamo più avanti).
 

Alex&Alex, edito da EDT Giralangolo, meritatissimo finalista del premio Orbil 2014 per la fascia 10-14, ha sicuramente tutte le carte in regola per rientrare tra i miei preferiti.
 
Alex nasce  ermafrodito, ovvero con un’identità sessuale ambigua, un problema genetico raro che la porta ad avere entrambi i caratteri sessuali. Ma i genitori non hanno dubbi, Alex è un maschio e come tale viene registrato e cresciuto, finché all’età di 14 anni, lei, perché di una lei si tratta, capisce di essere stanca di nascondersi, si ribella e lotta per essere se stessa, con tutte le sue forze.
Non voglio raccontarvi molto, né sottolineare che è un libro da non perdere; ciò che mi interessa piuttosto è sapere, se vorrete condividerlo, se anche voi avete provato la stessa rabbia che ho provato io verso alcune figure che ruotano intorno alla protagonista, direttamente o indirettamente. Perché io, a tratti, ho davvero sentito la necessità di urlare, entrare nel libro e affiancare Alex in questa lotta contro stereotipi, egoismi, pregiudizi e ottusità.

Nel bosco

Spesso mi sono chiesta cosa fosse a rendere così speciale l'albo illustrato, ad eleggerlo ai miei occhi, la forma testuale preferita in assoluto.
Credo sia la sua infinita potenzialità, la possibilità di essere transgenerico, usando voci iconografiche, testuali e metatestuali: il saper migrare e accogliere migranti, quali luoghi, personaggi, topoi di altre forme narrative.
Sfogliare certi albi è come andare ad un appuntamento e scoprire che ti è stata organizzata una festa a sorpresa e così ritrovarsi inaspettatamente tra vecchi amici. In alcuni albi questa festa te la organizzano sul serio. "Biagio e il castello di compleanno" di Claude Ponti ne è forse l'esempio più esplicito, ma ce ne sono moltissimi in cui i tuoi vecchi amici li devi scovare da solo. 

 
 "Nel bosco" di Anthony Browne, già "Into the Forest" e tradotto ora da Kalandraka, è un meraviglioso caso in cui  si realizzano le potenzialità evocative dell'albo illustrato.
 

Piccolo Buio


 Tra i tanti temi affrontati negli albi per i più piccini c'è senz'altro quello della paura del buio.
Per i bambini il buio non solo nasconde, ma addirittura cancella, rende invisibile cioè inesistente il quotidiano rassicurante. La paura dell'ignoto assume pertanto forme diverse: il mostro, il lupo nero, il fantasma...
In questo nuovo albo edito da Il Castoro, Cristina Petit ci accompagna a scoprire cosa c'è oltre il buio, cosa sono le piccole luci che in esso si nascondono: per farlo ci porta con Talla a spasso per casa, in una notte come tante, fatta di piccole luci e piccolo buio.
In questa sorta di caccia notturna Talla trova da sola il coraggio di guardare, e in questo modo mostra a tutti i piccoli lettori che è possibile farlo, anzi che talvolta spatta proprio ai più piccoli proteggere ed occuparsi dei grandi.

Iela Mari, il mondo attraverso una lente

Ieri si è spenta Iela Mari, una delle "voci" italiane più vibranti della letteratura per ragazzi.
Sinceramente una strana sensazione ci ha pervaso, malinconia e rimpianto.
Spesso Karin ed io abbiamo pensato che ci sarebbe piacuto tantissimo poter vivere da adulte negli anni settanta, quando  persone dello spessore di Iela ed Enzo Mari, Bruno Munari, Rosellina Archinto, Gianna Vitali e Roberto Denti erano all'inizio,  o quasi, della loro avventura: nel pieno della foga di svecchiare con il loro genio il panorama editoriale e culturale italiano.
Tutto sommato però dobbiamo riconoscere di essre state fortunate, perchè bambine proprio in quel periodo e, come abbiamo avuto modo di dire altre volte, frequentatrici  e fruitrici di quell'ambiente nuovo e ricco di stimoli che era la Milano dell'epoca...
Per questo quindi, rivisualizzando attraverso il ricordo la libreria della nostra cameretta, tra gli albi che si stagliano ancor oggi nella mente,  troneggiano "L'uovo e la gallina" e "La mela e la farfalla"... Cosa dire? ciao Iela: grazie di averci fatto innamorare della vita, attraverso la tua lente, i tuoi inconfondibili e meravigliosi disegni. Se oggi siamo libraie lo dobbiamo senz' altro anche a te.




 

L'esilarante mistero del papà scomparso

Ve lo ricordate “Il giorno che scambiai mio padre con due pesci rossi”? Neil Gaiman dice che da quando ha scritto quel libro si sente molto in colpa verso tutti i papà del mondo (e verso se stesso) per averli etichettati come distratti, concentrati lettori di giornali, estranei a ciò che succede loro intorno.
 
E per farsi perdonare ha deciso di riscattare tutti i papà del mondo scrivendo “L’esilarante mistero del papà scomparso” con sottotitolo “Il giorno in cui mio padre viaggiò a bordo di una mongolfiera con uno stegosauro per comprarmi il latte!”.

La signora Coniglio Bianco


Aprendo l'ultimo lavoro (o meglio capolavoro!)  di Gilles Bachelet, "La Signora Coniglio Bianco" edito da Rizzoli, troviamo che il libro è dedicato tra gli altri al signor Lewis Carroll (...) con le più umili scuse.
Ora, benchè l'umiltà confermi ancora una volta senza che fosse necessaria, la grandezza di Bachelet, sono certa che se fosse stato qui "il padre di Alice" si sarebbe divertito un mondo, nel vedere e ascoltare l'esilarante storia di questa SPECIALISSIMA coniglia!